BABBO NATALE: LEGGENDA O REALTA'?

Babbo Natale in partenza

Babbo Natale in partenza

Con le renne in Lapponia

Con le renne in Lapponia

Santa Claus Village a Rovaniemi

Santa Claus Village a Rovaniemi

 

BABBO NATALE: LEGGENDA O REALTA'? - CODICE ISPIRAZIONE DI VIAGGIO: GS4FIS518

Ma Babbo Natale esiste veramente? Ce lo siamo chiesto per anni. Se rispondiamo ad un bambino dobbiamo dire di “si”, perché è bello che loro credano in qualcosa. Da grandi, finita la magia, abbiamo scoperto che forse era solo una leggenda. Niente biscotti sul tavolino per lui, niente camino libero per lasciarlo passare, niente folletti che incartano doni, niente lettere spedite al Polo Nord. La storia del personaggio grassoccio e barbuto, amato in tutto il mondo, è lunga e affascinante come la sua leggenda. Babbo Natale nasce sulle rive del Mediterraneo, si evolve nell’Europa del Nord e diventa Santa Claus nel Nuovo Mondo. In principio era san Nicola, un greco nato intorno al 280 d.C. che divenne vescovo di Myra, l’attuale Turchia. Nicola si guadagnò la reputazione di fiero difensore della fede cristiana in anni di persecuzioni. Dopo la morte, la figura del santo divenne famosa in tutta la cristianità, grazie anche ai miracoli che gli furono attribuiti. Il perché divenne protettore dei bambini e dispensatore di regali, è da trovarsi in due leggende diffuse in Europa. La prima, racconta del vescovo Nicola che salva tre ragazze dalla prostituzione facendo recapitare in segreto tre sacchi d’oro al padre, che così può salvarsi dai debiti e fornire una dote alle figlie. Nella seconda, Nicola entra in una locanda il cui proprietario ha ucciso tre ragazzi, li ha fatti a pezzi e li ha messi sotto sale, servendone la carne agli ignari avventori. Nicola non si limita a scoprire il delitto, ma resuscita anche le vittime. Nel Medioevo si diffuse in Europa l’uso di commemorare questo episodio con lo scambio di doni nel giorno del santo (6 dicembre). I bambini cattivi se la devono vedere con il suo peloso e demoniaco servitore, mentre il pio uomo lascia doni, dolciumi e frutta nelle scarpe dei più meritevoli. Nei Paesi protestanti san Nicola perse l’aspetto del vescovo cattolico ma mantenne il ruolo benefico col nome di Samiklaus, Sinterclaus o Santa Claus. I festeggiamenti si spostarono al giorno di Natale. L’omone con la barba bianca e il sacco pieno di regali, invece, nacque in America dalla penna di Clement C. Moore, che nel 1822 scrisse una poesia in cui lo descriveva come ormai tutti lo conosciamo. Questo nuovo Santa Claus ebbe successo, e dagli anni Cinquanta conquistò anche l’Europa diventando, in Italia, Babbo Natale.